sabato 21 giugno 2008

Un po' di sano esorcismo contro vecchi fantasmi

Ovvero: Se lei ti molla per un altro e dice che la colpa è tua.

Sta sera vi racconto l'epilogo di una vecchia storia. Nero su bianco a futura memoria. Per me, per tenere meglio gli occhi aperti quando servirà e magari per voi chiunque siate, affinchè impariate che qualche dubbio può aiutare a discernere lo stato delle cose quando vi siete troppo convinti per fede, o amore, che una persona sia come ve la immaginate nel vostro piccolo mondo ideale.
Perchè anche il mio stomaco pensava quei fatti del post precedente e vattelapesca in altri, pensava a lei, ma ora mi sento uno stupido pivello. Perché se ami una persona, le credi. Contro ogni evidenza. Anche se ti molla dicendoti che non la capisci ed è merito tuo. Se ti dice addio perché la allontani e non comprendi come tu ci riesca pensando a lei come alla donna della tua vita, continui ad amarla lo stesso. E ti vengono milioni di pesantissimi sensi di colpa perché ancora ebbro della felicità iniziale hai sentito come ti amava e se la perdi per sempre hai fatto tutto da solo... ma era tutto vero? Col senno di poi vorresti sinceramente capirci finalmente qualcosa perchè sai di non voler perdere una persona per l'intensità con cui l'hai vissuta, ma anche... beh, vorresti che gentilmente ti aiutasse a chiarirti certi dubbi sulla sua personlità che sarebbero d'ostacolo alla mia balzana idea di poter essere "amici" un giorno.
Il tempo passa, rimane il fegato grosso, a momenti, quando leggi per errore(?) il suo diario e non ritrovi la persona che conoscevi, almeno quando parla di te. Perché capisci che con buona probabilità non eri tu ad allontanarla, ma lei che s’avvicinava ad un altro, e da molto, moltissimo, tempo prima che tutto finisse. Lei che non ti vedeva più da un pezzo mentre guardava da un’altra parte, verso qualcun altro. E te ne parlava pure e tu prendevi tutto come ganci diretti allo stomaco. Perché capisco che se una persona insiste troppo a ripetere che c’ha provato, punto, a far funzionare le cose, tagliando così ogni possibile, minima, discussione ogni volta che diceva di provarci, sta forse gettando sabbia sulla sua coscienza. Per soffocarla.
Perchè semplicemente non voleva te, se non i primi giorni. Ma bastava dirlo, almeno per dare un senso alle parole "l'amore non basta", che non auguro a nessun innamorato folle di sentirsele sparare in faccia. Perchè senti di volere quella persona, che per lei spaccheresti ogni sasso del mondo per spianarle la strada, ma c'è qualcosa in te che non riesci a far funzionare e finisci per sprofondare nei sensi di colpa rischiando di perdere ogni buon senso e autostima, fino ad azzardare le azioni più insensate.
Forse non è vero niente, forse è tutto talmente vero che sembra ancora falso ai miei occhi.
Due persone che si amano, se si amano come dicono, devono fermarsi insieme, sulla stessa panchina, a guardarsi negl’occhi e capirsi. Ne hanno il dovere l’un per l’altro. Il resto sono scuse. E se ancora lo dico, è solo perchè vorrei ricordarmelo la prossima volta anzichè fidarmi e basta.
Perché ricordare tutto questo? Perchè è così che ho perso parte di quelli che sapevo i più bei ricordi della mia vita. Ci resti male quando capita, no? Perchè uno, così, non può più nemmeo dire a se stesso con un briciolo di certezza che è stato amato da quella donna, che è stato bello anche se per poco, dopo che tutto è finito.
Perchè ciò che conta è realizzare che i sentimenti, quelli veri, sanno essere spietati come una granata nello stomaco. Compreso questo, si cresce ancora anche a 28 anni, vedi le persone, il mondo, con il giusto meritato distacco. Da non crederci mai fino in fondo.

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