venerdì 9 maggio 2008

Senza titolo

Ero bambino
e mi riempivo al profumo
delle acacie al limitare del bosco
Adulto, da sopra la collina
cercavo il mio destino al tramonto
prima che il vate insanguinato
riparasse oltre le pietre
Anche lui a cercar domande
che fossero risposte ai nostri sospiri
Vapori di lacrime ad appannare
brillanti pensieri sparsi
nella notte dell’universo.
Il mio profeta meditava in silenzio
e al buio, io, mi immergevo
nella volta celeste della sua mente.
Nulla è cambiato...
Eppure... Eppure ho nostalgia di un luogo
che credo non saprei riconoscere...
Sono ancora di passaggio?
Alle mie spalle
ho lasciato qualcosa?
Ora non ricordo...
Ho visto molte cose
dormito in letti senza padrone
forse nulla era importante.
Percorro una strada nella notte
che m’accoglie con stelle tracciate
nell’unica speranza dell’incostante cammino
Trovare e tornare in quel posto!
Credendo di abbracciare vite e passioni
che definiscano il senso di un destino
accarezzo i margini del sentiero
Ai bordi rallento e cedo il passo al tempo...
ed ho stretto nient’altro che un soffio
Una spirale di vento sul palmo della mano
mosso al passare di ombre fruscianti
mentre corrono a confondersi tra gl’alberi.
Che fuggano, che non mi vedano
o indifferenti perseguano
il loro libero arbitrio
Cosa importa?
Vorrei capire se tutto questo è scritto
Vorrei leggervi se la solitudine ha un senso
Intendere se per esser nato
l’incomprensibile assoluto umore
che mi porta lontano da ciò che amo
ne sia il giusto compenso

3 commenti:

Bionicole ha detto...

Ciao, mi piacciono molto le tue poesie...
Se non ti dispiace ti aggiungo ai miei preferiti e, se ti va, vieni a farmi visita http://usandoiltempoelasciandosiusare.blogspot.com/

Ciao, Nicole

scrittrice75 ha detto...

ciao buona domenica da angela ho riletto la tua poesia... fantastica

Bionicole ha detto...

sembra la descrizione di un sogno